Gianpiero Brunelli, bagnonese di Vico trapiantato nella profondità della Padana milanese, è artista eclettico, capace di misurarsi ogni settimana con la quotidianità della cronaca giornalistica, resa sotto forma di vignetta che i nostri lettori “divorano” appena avuto il giornale tra le mani, ma anche di mettere alla prova la propria creatività in opere d’ingegno ed estro che ogni tanto, ma con frequenza davvero troppo diradata, propone al pubblico.
Ora Brunelli approda a Pontremoli, dove nel passato aveva esposto le sue creazioni satiriche in punta di mina, per proporci un caleidoscopio ben diverso, quasi a sorpresa e impensabile per quanti lo conoscono solo attraverso il tratto nel riquadro della prima pagina del Corriere Apuano. La mostra che presenta a Pontremoli si può infatti considerare la summa di un percorso creativo che l’artista ha compiuto dagli esordi fino ad ora abbracciando, con poliedrica personalità, diverse tematiche espressive come la pittura, il design e, non ultima, la grafica umoristica.
La rassegna di lavori che l’artista propone sarà quindi distinta in tre sezioni, la prima costituita da dipinti realizzati con tecniche diverse tra cui olio, acquarello e collage e che si possono considerare un ulteriore passaggio di un itinerario artistico che, lasciata gradualmente la pittura realistica, si è portato verso una sempre più marcata estrapolazione figurativa fino a giungere, negli ultimi lavori, ad una sostanziale astrazione.
Nei dipinti più recenti la figura scompare per lasciare spazio ad una maggiore interiorizzazione del referente oggettivo; paesaggi e forme sono portati all’essenza del loro contenuto mediante un’opera di stilizzazione gestuale “giocata” sia ad olio che con l’acquerello.
In definitiva l’autore descrive un modo di fare pittura che rivendica una piena libertà di azione ed espressione sotto la spinta di un forte desiderio di slegarsi dal riferimento oggettivo, così come da ogni estetica precedente che ne possa ridurre l’immediatezza di messaggio.
Una seconda parte della mostra sarà poi dedicata alla satira, che come dicevamo, è l’espressione più conosciuta dai lettori e nell’ambito della quale l’autore esporrà una nutrita serie di recenti vignette e caricature.
Inoltre, nella mostra l’autore presenterà bozzetti e oggetti di design che egli ha realizzato seguendo un linguaggio stilistico proprio, ottenendo, da materiali diversi quali il marmo, la creta, il legno o metallo, pezzi improntati all’essenzialità della forma, quale unico obiettivo che l’artista si pone per raggiungere un proprio risultato estetico.
“Il mio obiettivo – spiega Brunelli – è innanzitutto catturare l’attenzione di chi guarda un mio lavoro, il quale soffermandosi a capire ciò che lo attrae alla fine riuscirà a leggere un messaggio o un significato, del tutto personale che va oltre quell’insieme di forme e figure che non trovano riscontro fisico nella realtà. In altre parole con il mio lavoro è come se mi permettessi di velocizzare i tempi della riflessione che inevitabilmente scaturisce osservando un dipinto. La differenza sta solo nel linguaggio espressivo.
L’inaugurazione è fissata per le 17,30 di lunedì 13 agosto, nel salone di Palazzo Dosi Magnavacca; la mostra, che ha il patrocinio del nostro giornale, resterà aperta fino a domenica 19 agosto, con i seguenti orari: 18 – 23 nei giorni feriali; 10-12,30 e 18-23 nei giorni festivi.